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IL BRAND AMA LA VERITA’

Nel settore odontoiatrico, ma non solo, abbiamo visto negli ultimi 15/20 anni dei cambiamenti enormi nell’approccio alla clientela.

Siamo passati dal ricevere il paziente che ci ha trovati sull’elenco telefonico, attraverso il cliente che ci ha scelti per i nostri servizi proposti, sino alla persona con bisogno di attenzioni e cura che abbiamo soddisfatto. E adesso?

Come scrive la bravissima Ludovica De Luca nel suo blog “il target non esiste più.”

Esiste un pubblico di persone che vuole conoscere la tua storia.

Adesso l’ulteriore sforzo sarà di comunicare sinceramente i nostri valori aziendali per poter creare un rapporto di fiducia con la persona specifica.

Questo mi ha fatto riflettere su qualcosa che personalmente cerco di comunicare da molto, l’importanza dell’empatia nella comunicazione anche commerciale.

Empatia non da sfruttare come un mero e nuovamente subdolo strumento d’inganno, per ottenere un profitto, ma da sviluppare come un senso, riconoscibile ed apprezzato.

Ritengo che sviluppare il lato empatico della propria personalità, anche se pur molto impegnativo, faccia bene a chi vende e a chi acquista in ugual modo, perché fa bene all’uomo.

Allora i tempi non erano pronti e il mio sentire sembrava un eccesso di buonismo che non avrebbe portato nulla di concreto.

Ora invece le persone hanno dei bisogni di verità, dobbiamo raccontare chi siamo per essere credibili e questo inevitabilmente pone sul piano empatico la comunicazione.

Come citato da Ludovica, Paolo Iabichino nel suo Scripta Volant riassume perfettamente come la comunicazione deve cambiare per generare un rapporto continuativo:

Immaginiamo di coinvolgere un pubblico, invece di conquistare un target, e l’atteggiamento progettuale assumerà tutt’altri connotati. Al pubblico chiediamo un applauso, l’applauso significa consenso, il consenso nel nostro gergo è reputazione. La reputazione genera fiducia. La fiducia muove gli acquisti, anzi la scelta di un brand da portare dentro la propria vita. Per scegliere un brand dobbiamo conoscerne la storia, i valori, la spinta che motiva il suo stare sul mercato. Per questo le storie possono aiutare, perché la narrazione di marca diventa fondamentale per creare questo nuovo patto relazionale.

Consenso. Reputazione. Fiducia. Storia. Valori. Motivazione. Patto relazionale

Di conseguenza il Brand deve raccontare la verità essere forte della sua autenticità e schiettezza, per conquistare il cuore del proprio pubblico .

Finalmente! 

4 commenti su “IL BRAND AMA LA VERITA’”

  1. Assolutamente d’accordo. Avendo il coraggio di mettere in campo la parte più vera di noi stessi, attireremo delle persone che condividono il nostro modo di essere e di lavorare. Sarà un lavoro a lungo termine, che porterà anche qualche frustrazione, ma che ci ripagherà con l’affetto dei nostri clienti che, nel tempo, saranno diventati anche un po’ nostri amici. Di bravi professionisti ne esistono tanti. Di professionisti di cui senti di poterti fidare,ne esistono un po’ di meno.

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